Il mio bel castello di carte

C’era un bel castello di carte, su quel tavolo nell’angolo, che aspettava di essere abbattuto da una mano giocosa, perché era stanco di starsene in un incerto equilibrio temendo ogni soffio d’aria.

La sentivo la sua precaria stabilità, mi raccontava di un desiderio di fermezza per sempre, al riparo dal tremore di ogni scossa. Sapeva di non avere fondamenta, e che sarebbe stato giusto crollare al suolo, ma non sapeva cosa sarebbe stato dopo.

Ora che un’emozione invisibile l’aveva fatto crollare, liberandolo finalmente dalla sua apparente e insicura bellezza, quel castello diventato carte contemplava sereno il suo nuovo destino, finalmente rimettendosi in gioco in una mano di semplice briscola.

Ora lo sento, il calore delle mani che saldamente mi tengono.

© Scampoli

Il mio bel castello di carte