Centonovanta giorni, da tanto durava il viaggio. Non era stato facile recuperare tutto il necessario per tutto questo tempo; non ci sarebbe stata possibilità di scalo, questo lo sapeva. Una fatica immane costruire il mezzo idoneo… Continue reading
Fiore ricorrente in questo giardino il ricordo. Del resto la storia fa la mia casa interiore dove mi riconosco riflettendomi in quest’acqua. Come con un vecchio disegno sbiadito dal sole e dal tempo, ripasso con tratto nero il contorno dei miei ricordi… Continue reading
Una giornata che sarebbe rimasta per sempre, lo sapeva. Era un pomeriggio ordinario quando successe, anche se si era resa conto che qualcosa covava già da un po’ dentro il suo animo e dentro quello di suo marito. Il resto era una conseguenza… Continue reading
Non era buio, semplicemente non era, come se fosse fatto di niente. Non aveva una forma precisa, un’idea di cosa essere o diventare. Non era in suo potere deciderlo. In un quasi mare senza sponde e senza estensione, ma sorvegliato da vicino, osservato e tenuto d’occhio. Pronto per un viaggio, per diventare, per essere, per crescere… Continue reading
Una sosta sulla banchina della vita tra una coincidenza e l’altra, pochi minuti il pensiero si ferma in attesa di essere strappato e a volte rapito dalla prossima necessità. Non esiste riscatto in certi casi, solo onorevole fuga. Faccio caso che riflettere è la stessa parola usata dagli specchi… Continue reading
Quell’amicizia che apre le sue ali per un breve volo, l’incoraggiamento dato o ricevuto, gesti e parole rituali che sembra ti puliscano dentro, e forse lo fanno davvero; esperienze narrate perché ti hanno fatto vivere gioia o consolazione… Continue reading
Quale chioccia silenziosa la stazione vive l’attesa, esempio di vita nascosta tra una visita e l’altra. In un apparente quiete che si popola di rotelle sul selciato, radio dal bar vicino, vociare di amici, anime singole a guardare il silenzio dei binari. Ma la piccola stazione tutti conosce i suoi grandi pulcini… Continue reading
Come i vestiti vissuti dei bambini dopo il loro pomeriggio di giochi, spiagge quasi deserte raccontano di quel che hanno fatto. Si vede che hanno voglia di dirti tutto… Continue reading
Il titolo è giusto. Mi capita di stare in posti dove usano ancora le candele, e ho osservato la loro vita. Fiamma piccola con poche pretese, diresti. Come i cagnolini piccoli, che se li ascolti abbaiano tanto… Continue reading
Ci ho pensato un po’ ma dopo averlo letto, quel breve commento lasciato in questa piazza mi ha fatto pensare, e subito per contrasto alla leggerezza e profondità mi sono venuti in mente pesantezza e superficialità. Continue reading
Un viaggio. Nel mentre, gioco a indossare gli stivali delle sette leghe, e prendendo sentieri lontani come radar comincio a scandagliare la vita intorno a me e mando segnali ad attendere il ritorno. Continue reading
Al termine di una giornata (sai già chi ringraziare?) sentirsi come spugna imbevuta di tutto ciò che oggi è stato, di quel che è passato e ha lasciato traccia, di ciò che ha riscaldato e raffreddato. Continue reading
Come con la puntina a fissare sul pannello, afferro al volo una sensazione, e scrivo. Sentirsi piccolo essere, che di sotto un vetro, vede scivolare al di sopra di questo nubi leggere, quali astronavi che non ce la fanno a tenere la stessa forma per più di un minuto. Continue reading
Mattina, non troppo presto. Una foto inviata mi fa pensare all’altra estremità del filo. Altra vita, altra interiorità. Un momento di condivisione mattutina in famiglia che durante la settimana manca, i viaggi mi rubano tempo utile. Continue reading
Le grandi manovre d’autunno sono iniziate, e penso che quest’anno le seguirò con attenzione. Magari questo autunno si sentirà osservato da me, ma non importa, cercherò di essere compagnia gradita e discreta. Continue reading