Segni dei tempi

Mi incammino curvo nel freddo che mi assedia e mi vuole rubare il caldo respiro di vita che mi è stato donato da Colui che tutti governa con amore, avvolto nella sciarpa di una silenziosa meditazione sul mondo in cui vivo, e a cui non appartengo.

Circondato da orde di profeti di sventura e lupi rapaci in veste di agnello, in un mondo che vede il suo trionfo nello sfruttamento dei deboli senza voce, destinati a soccombere nei salotti dei benpensanti davanti a inesorabili analisi governate da indici senza cuore figli dell’avidità di pochi.

Maestri sapienti dipingono le nostre sorti su tele irraggiungibili, a tracciare panorami dove al sole della giustizia non permettono di sorgere, perché non illumini il loro agire e non sveli le loro intenzioni.

Con il cuore altrove, proteggo le mie interiori praterie, montagne, valli ed oceani, dove la mia vera vita è custodita, alla luce di un astro che solo può offrire il suo calore a chi gli apra le porte e le finestre. Ci penserà lui a proteggere i confini; niente può entrare che lui non voglia. Tutto il resto è vanità.

© Scampoli

Segni dei tempi