In balìa del vento

Come piccola barchetta di carta, piegata con cura, altrimenti non viene bene e si butta di fianco, seguendo piegoline che la memoria di bimbo ti richiama fedele; e non ci devi pensare mentre le mani vanno da sole sul solco della tua infanzia, ripetendo gesti noti di giochi amati.

Giocare che tu sei il vento che domina il paesaggio, e con il tuo soffio governi come saggio Eolo le rotte di immaginari naviganti, per spingere la poderosa nave nata dal foglio a quadretti dall’altra parte del tavolo della cucina.

Così è il mio cuore oggi, come piccola costruzione di carta che soffio leggero può spingere dove porta l’emozione, il desiderio, il sogno, gli affetti; e in questo piccolo navigare immagina grandi mari, mentre osservo meravigliato di quali viaggi sia capace in un corpo così piccolo rispetto alle stelle.

Forse è per quello che ha una rotta così precisa.

© Scampoli

In balìa del vento