La gravità e l’amore

Guardo la luna, e penso a quale potenza occorre per tenerla legata a noi. Costante nel suo compito, confida nella forza dell’altro pianeta, e ciascuno c’è perché l’altro esiste.

Fedele nel suo star vicino, non manca la promessa di esserci ancora. Stesso posto, la troverai. Attenta a chi circonda, non manca di riservare effetti speciali, e giocare a nascondino, ma non troppo se no si preoccupa.

Incurante di essere troppo piccola o troppo grande, ha trovato il suo posto e ci sta che è una meraviglia.

Come due innamorati che non possono smettere di girarsi intorno, e se l’altro non ci fosse se ne andrebbero per la loro strada, senza nessuno che li fermi.

E poi dicono che questo creato non è fatto a sua immagine.

© Scampoli

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