La foglia secca

Mi è successo come quando trovi quell’anima buona, che sul tram sei seduto vicino e la chiacchiera inizia che nemmeno te ne accorgi.

Una piccola foglia che riposa nel terreno appena lì, un frammento di vita passata nelle altezze mi racconta di quel che fu, e rivivo con lei le sue avventure recenti, ma ormai perdute per sempre nella sua vita minuta.

Risento – dalla sua piccola voce fatta di vento – la luce che vide e il sole che la crebbe con amore, mentre sempre più vigore le infondeva di giorno in giorno.

Rivedo il mondo vissuto da lassù, sulla cima di quel ramo, proprio lì dove osano i passeri, e dove noi già siamo piccini, perché basta poco per vedervi piccoli, mi disse.

Rivivo il vento, che portando odori di terre lontane percorse che ancora era inverno, attraversa la piccola foglia, ma con la sua forza a nulla può per staccarla dal ramo.

Respiro la sua fierezza di creare aria nuova, pur se poca, ma questo è il mio compito, mi ricorda, e per questo sono stata creata.

E quando il giorno si ritira piccolo come un maglione infeltrito e fa spazio alla notte, ritorna alla terra che l’ha nutrita, non senza fare due chiacchiere con un viandante di passaggio.

Fu un attimo, ma mi parve l’avventura più bella da raccontare.

© Scampoli

La foglia secca

One thought on “La foglia secca

  1. L’avventura di una foglia che, con umiltà, porta avanti il suo compito..senza rendersi conto della sua importanza e, stremata dal Tempo e dal Vento, ritorna alla Terra, e, ormai lacerata, si frantuma, nel silenzio della Notte che, delicatamente, la ricopre…

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