Consuntivo e ripartenza

Stamani ho rivisto la Meraviglia, che mi ha fatto compagnia nel mio animo.

E mi faceva ripercorrere nei ricordi un anno impegnativo, di cui non ho nostalgia. “Guarda bene“, mi disse. “Non vedo successi, certamente anche cose positive, magari non grandi soddisfazioni“, risposi. “Non pensavo a quello“, riprese. C’era qualcosa, ma non era la soddisfazione di un successo; né la consolazione di una vita agevole; né l’allegria per qualche risultato conseguito.

Era la gioia di essere vivo, di non essere frutto del caso, di respirare, camminare, vedere, sentire, pensare, comunicare, provare emozioni e sentimenti; con la coscienza che il bene che mi è stato donato non è per meriti, bensì una responsabilità, un compito affidato, e c’è chi sta guardando lo svolgimento di questo tema con così tante righe storte.

Dissi “Grazie” alla Meraviglia che già stava facendo ciao con la sua manina, e mi sorrideva con simpatia mentre si allontanava.

© Scampoli