Una casa ordinata

Raccogli quel volantino che si nasconde sotto il divano forse dall’estate scorsa, ripassi la mano sul letto appena rifatto mannaggia quella piegolina finalmente l’ho spianata, un ripasso di straccio umido a liberare il lavandino dal dominio di minuscoli resti, un grazie sussurrato in te a chi ha inventato la lavastoviglie con i piatti di ieri sera in cura urgente, l’attaccapanni sottoposto a una selezione delle specie e liberato dal giubbino primaverile (possibile da così tanto?).

Lo guardi bene, il piccolo ordine che hai conquistato, sapendo che anche se avrà vita breve, chi arriverà tra poco potrà – se lo vorrà – vedere appena oltre, al bene che gli vuoi per avergli fatto trovare una casa, non semplicemente un’abitazione.

Le cose ci parlano di chi le ha messe in quel modo, e se sapremo leggere bene, scrivono temi di affetto per chi le vuole leggere; e il romanziere è contento se ti fa sentire a tuo agio, perché ti vuole bene.

Così come ci fa sentire amati se siamo gli autori o i destinatari coscienti di un ordine conquistato con amore, cosa non sarà il bene che ci vuole chi ci ha addirittura inventato un universo intorno, un mondo incredibile, perché potessimo mettere in ordine casa nostra?

© Scampoli

Una casa ordinata