Le maschere e il volto – 1

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti“. La citazione è di Luigi Pirandello, in “Uno, Nessuno e Centomila”, che mi rendo ora conto di voler rileggere. Il motivo della citazione è una pianticella interiore che da un po’ chiede di essere presa in considerazione. E questo è l’orticello giusto.

Se è vero che nell’etimologia del termine persona si ritrova la maschera, è pur vero che nell’accezione qui intesa di Pirandello la maschera è ciò dietro cui ci nascondiamo per proteggerci o – peggio – per dare di noi una immagine pubblica, forse falsa rispetto a ciò che veramente siamo, per raggiungere uno scopo.

Le maschere e il voltoSono molte le riflessioni che si possono trovare in rete su questo argomento. Qui ne ho trovata un’altra. Da qual che si legge, sono in tanti a provare perplessità e smarrimento davanti a situazioni in cui qualcuno, per motivi suoi, si atteggia nei nostri riguardi in modi apparentmente cordiali e amichevoli, celando intenzioni differenti dietro una maschera che fa da protezione e filtro. Quasi a dire che l’atteggiamento mira a creare in chi sta davanti una falsa sensazione di tranquillità, un falso senso di agio, finalizzato invece a farti scopire, farti fare dei passi avanti, e farti accorgere in un momento successivo (oppure mai) che quel che hai detto o fatto è stato usato contro di te, senza interpellarti.

Ciò che è peggio, magari è stato fatto per raggiungere un altro scopo, finalizzato al tornaconto altrui e non tuo. Le conseguenze possono essere diverse. Magari semplicemente ti sei sentito un giorno replicare in un modo che ti ha fatto rendere conto della reale intenzione dell’altro. Oppure hai saputo in altro modo che qualcosa che riguarda te ha preso una strada che nell’apparente cordialità non era stata pattuita. Ancora, potrebbe invece essere che una tua debolezza, manchevolezza, difetto, sbaglio, è stato usato per caricare l’arma che poi è stata usata, magari contro di te, in nome di qualche Nume. Se la conseguenza è stata di mettere qualcuno in cattiva luce… beh, “c’est la guerre”, non lo sapevi? Ed è qui che la sensazione di vivere sotto la mira di cecchini come ai tempi di Sarajevo prende forma dentro di noi, insieme a un vago senso di disagio.

Ma questo luogo virtuale come ormai sapete non è solo pessimismo o sconsolatezza; un po’ di positività deve aiutarci a ritrovare la strada giusta. Concludo quindi questa prima parte (troppo era da dire) con una considerazione: se tutto ciò mi deve insegnare la Prudenza (una delle quattro virtù cardinali, guarda un po’ qui che coincidenza), e mi permette di capire – comela luce il buio – chi siano i volti e quali le maschere,  è già un bel guadagno.

(to be continued, parte 2)

© Scampoli

Le maschere e il volto