Ma fa freddo

Piano la brina di questo inverno dell’animo lascia il segno, e lo vedi; ghiaccio leggero e implacabile che il sole corto nel cielo non vuol più visitare. Non hai più caldo dentro, e severo inverno ti chiama a rapporto.

Certo qualcuno ti alita tiepide e fugaci nubi di incoraggiante vapore, o così vorrebbe lui, mentre ti ricorda il dovere della luminosa speranza che ti attende; ma quelle a nulla valgono dopo aver fatto il loro fumo d’ordinanza. Sarà anche luminosa la speranza, ma fa freddo.

Certo lo sai che il ghiaccio conserva per l’estate che sarà, ma fa freddo adesso, e non se ne viene fuori con l’incanto dell’immaginazione.

Fino al momento in cui un volto noto, o forse no, si avvicina, pur sapendo che non può nulla, e si mette lì sullo scalino ghiacciato vicino a te, a prendere un po’ di gelo che potrebbe risparmiarsi.

Hai capito subito che quel rumore che hai sentito dentro di te in quel momento era una lastra di ghiaccio che si incrinava. “Sì, non sarà eterno” ti sei detto mormorando con timore, sapendo di essere ascoltato.

© Scampoli

Ma fa freddo