La spesa colorata

Anime stanche dalla settimana si lasciano trascinare dai loro carrelli per portare a termine l’incombenza della spesa settimanale, oppure fanno cernita attenta tra le cento identiche confezioni a trovare l’unica secondo loro diversa, incuranti e assuefatti alla varietà che li sommerge.

Mai abbastanza ci fermiamo a renderci conto di quello che abbiamo. Non vogliamo farci rubare da nessuno il diritto di lamentarci, forse. Ché prendere coscienza dell’abbondanza in cui viviamo vuol dire che la lagna non ci può stare insieme. C’è da pensarci.

Frizioni generazionali percorrono le corsie, perché tutto non si può prendere, tutto non è un diritto, ma solo ciò che serve. Vallo a spiegare a queste piccole anime che non sanno più da che parte guardare, con le cose giuste proprio alla loro altezza.

Questa abbondanza ormai non ci tocca, basta che tra cento manchi “quella”, e già quel filo di malcontento si risveglia. È mio diritto averlo. È mio dovere saperci rinunciare. Se solo osservo quale differente scelta incontro appena fino a lì, poco avanti, perdo già il conto. Chissà quale catena di lavoro di mani d’uomo ha imbandito questa colorata varietà del nostro creato. Non sprechiamola.

© Scampoli