Il salottino

Chi appartiene almeno al “primo dan” pendolari felici lo sa. Beninteso, il primo “dan” è quel “dan-nazione ma ‘sto cavolo di treno quando passa?” pronunciato per la prima volta dopo poco tempo che prendi il treno.

L’obiettivo è lui: il salottino. Lo sanno tutti che in quei quattro sedili contrapposti a due a due non facili da conquistare tutti insieme ti ci puoi vedere faccia a faccia, e far salotto come non mai al punto che ti accorgi che – cavolo! – oggi sei tu “quello che fa casino”.

E in quell’intimo angolo che più open space non si può, fiumi di vita scorrono tra le chiacchiere regalate e ricevute; perché alla fine ci si conosce bene nel salottino. E quel “biglietti prego” è così familiare che se non c’è ti manca. Ma più ti meraviglia quella volta che il capotreno ti sorprende con un “che ci fa qui? Di solito la vedo in testa al treno” oppure con un “biglie… ah no, voi avete gli abbonamenti…“.

Siamo fatti così, una fetta di vita che non ce la fa a non familiarizzare almeno un pochino. E ti spiace alzarti dal salottino, perché ti ci eri già accomodato bene. Ma prima o poi passerò “secondo dan”…

© Scampoli