Il criceto nella ruota

Sto correndo, ma non so quando ho iniziato. Ho il fiatone, ma chissà cosa lo ha causato. Fanno male le gambe, si fa fatica ad andare avanti, nemmeno tutto il mondo stia assistendo alla mia prestazione olimpica.

Siamo impasto di terra e di cielo, ma sembra a tratti di vivere in bianco e nero; senza rispetto dei tempi della nostra natura, con la pretesa che sia lei a rispettare i nostri, per finire a correre come criceti in una ruota fatta apposta per consumare energie senza portarci da nessuna parte, imprigionati tra senso del dovere, commissioni e adempimenti.

La vita richiede manutenzione; occorre rispettare gli indicatori di fine scala che possiedo, e che non mancano di farsi notare con la loro rispettosa lucina di avvertimento.

È il momento di accorgersi: di ciò che si rischia di perdere, perché non è ancora troppo tardi; di chi si incontra, perché non lo conosciamo abbastanza; di quello che si sta facendo nella giornata, perché un senso nuovo lo inondi.

© Scampoli

Il criceto nella ruota