Grazie

Siamo sempre alle solite. Non te lo aspetti mai, ed è per quello che arriva. Ricordi quel luogo di confine che si chiama libertà? Uno dei fiori che germogliano appartiene alla razza più bella, e da sempre ha un effetto potente. Una volta il mio cuoricino ha perso un battito, e credo lo stia ancora cercando; se lo è preso quel “grazie” quasi sussurrato.

E se chi te lo dice ti sta guardando negli occhi, bingo. La comunicazione perfetta non è molto differente da questa. Cuore corpo e anima che vanno nella stessa direzione, intelligenza, volontà ed emozione che si fondono, hai presente che forza motrice che è? La stessa che ha mosso gli animi grandi, che più che possederla, questa forza la creavano.

Questa parola magica (ormai sai che gli incantesimi sono di casa, qui) non può confondersi con niente, e se non è detta con l’intenzione giusta, non produce nessun effetto; lo sanno tutti che il Libro dice che va usata con un rituale preciso, altrimenti è acqua sporca. Quella robaccia la riconosci quando arriva, è un messaggio senza testo e senza allegati. E non è detto sia tu il destinatario, potrebbe essere chiunque.

Il “grazie” giusto, invece, ha un mittente scritto grande in stampatello che non ti sbagli, e il destinatario punta dritto nella tua direzione; anche se ti sposti ti colpisce.
Se ne infischia delle leggi della fisica, e non si raffredda col tempo. Non sa cos’è la corrosione, e non si sporca mai. Diventa unità di misura del bello e del buono, spiegandoti quali sono e che sapore hanno le cose vere. E senza sapere perché, ti sei ritrovato un giorno a fare la stessa cosa… Mirabile contagio.

© Scampoli