Chiacchiere davanti al caminetto

(Storia di fine d’anno che sembra lunga ma…)

“Vieni accomodati” disse Duemilaquindici al suo caro Amico invitandolo ad entrare. “So che ti facevano piacere due chiacchiere insieme, e anche a me, se devo essere sincero”, rispose l’Amico. “Arrivati alla fine – riprese Duemilaquindici – li trattano sempre tutti così; nemmeno fossimo noi gli autori di tutto ciò che succede. Ma che pensano, che le loro giornate siamo noi a riempirle?”.

“Non ti preoccupare – continuò l’Amico prendendo posto sulla comoda poltrona vicino al tepore del fuoco – succede sempre ogni volta, e non imparano mai. Non si rendono conto che sono le azioni di ogni giorno a riempire il tempo che diamo loro, e da queste dipende tutto il resto. Beh, certo ci sono tante cose in cui non centrano, eppure anche molte di queste potrebbero essere evitate. L’avidità rovina il creato e gli animi, si sa”.

“Il punto è – disse Duemilaquindici riempiendo il bicchiere dell’Amico – che sembra che ad ogni cambio di guardia debba succedere chissachecosa. Ma è tutto relativo, se il cambio avvenisse prima, o dopo, sarebbe la stessa cosa. Mi sembra tanto una scusa per scaricare su qualcosa le colpe di ciò che è andato male. E del buono che c’è stato, silenzio o quasi”.

L’Amico guardò con affetto Duemilaquindici, e posando il bicchiere appena assaggiato, disse: “Lo so, il bene non fa notizia, e non è spesso oggetto di ringraziamento. Questo è il male peggiore, perché rende insensibili. Quante volte avrebbero lapidato l’anno uscente, se l’avessero avuto davanti. Tanti forse non si rendono conto del valore del tempo che continuamente creo per loro; ma ci sono figli miei che con sincerità di cuore vogliono solo passare un momento di speranza con i loro fratelli. Se ciò succede, io sono in mezzo a loro, per aiutarli a dare un senso a tutto”.

Mentre salutava l’Amico, Duemilaquindici guardò con più serenità il termine che lo attendeva, deciso più che mai a cercare quelle anime, che davano nuova dignità al suo Tempo. Quel prezioso Amico prima di uscire gli aveva detto che era disposto a morire per ognuno dei suoi figli. Doveva proprio amarli tanto.

© Scampoli

Chiacchiere davanti al caminetto