Camminarsi dentro

Ci sono delle volte in cui capisco cos’è la sintonia. Succede quando cammino in un posto qualunque, che sia il parco vicino casa o una via qualsiasi della mia città, con un tempo scelto a caso tra quelli possibili, ed arrivo al punto di rendermi conto.

Mi accorgo che tra il fuori e il dentro c’è risonanza, come cassa armonica di chitarra pizzicata da mani fatte di spirito; realizzo che sto camminando in me stesso, in una realtà che in quell’istante (che può durare veramente poco) è specchio di ciò che sono e sento.

Avverto il rumore degli stati d’animo come ghiaia mentre passo, sento il vento di una emozione che soffia tra le foglie dei ricordi, ascolto il silenzio che mi circonda e che voglio in me, vivo al passo lento della stagione che è.

Forse è per questo che esiste il creato; per aiutarci a capire cosa c’è in noi mentre gli camminiamo sopra, con discrezione e gratitudine per tutta la scenografia che ha preparato appositamente per noi quel giorno, in quell’attimo, in quel posto.

© Scampoli

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