Fu solo silenzio prima di allora
a segnare l’inizio del tempo,
attesa sospesa indecisa, incolore,
riempiva di sé quello spazio
che ancora doveva sentirsi.
Silenzio fu in sala che posti non ebbe,
astanti non vide, o chissà.
Parole maggiori di chiacchiere umane
che dicono, assertano, e nulla succede.
Parole essenziali, di sé già ripiene
di vita che più non si può,
con semplice frase e banale concetto
decidono e fanno e tutto succede,
risuonano; e il palco si apre ed esplode.
Parole che creano, non mani che fanno,
che inventano mani che poi produrranno,
menti che pensano, occhi che guardano,
dita che scrivono lodi piccine
a chi le ha inventate;
son semplici e corte,
ma le hai appena passate.
Di lode e di grazie per te, mio Creatore
che vita mi desti e mai fu abbastanza.
© Scampoli