Al traino del treno

Quel giorno più di altri ci sembra di vivere la sorte del vagone. Compresso e incastrato tra due simili, che nemmeno loro possono decidere se andare, fermarsi o rallentare per godersi il paesaggio.

Secondo il giorno giochi a ruoli diversi, ora sei quello che saluta dal finestrino, ora quello che cerca il posto nello scompartimento, ora quello che legge ritirato nell’angolo, ora il chiacchierone impenitente.

Oppure oggi sei quel viso che chi ti vede da fuori nota occhi che guardano oltre il paesaggio che ha davanti, con la mano sul mento e il gomito sul bordo del finestrino. A subire un traino altrui, magari.

Che sorpresa qual giorno in cui, rammendando la tua rete di relazioni come un pescatore dopo la sua giornata, ti sei accorto di quante anime lega insieme questo treno.

E se fossi tu la locomotiva di questo piccolo nuovo trenino?

© Scampoli

Al traino del treno