Tempo di pace

Arriva un momento in cui le cose di prima sono passate. Penso ai momenti in cui ti senti in guerra. Quando arriva la pace, un sospiro interiore percorre il mio essere, e mi sento come una spiaggia finalmente accarezzata da onde che sanno di sale, percorsa da orme gentili.

È tempo di pace. Ti viene da deporre le armature, togliere gli elmi, riporre le armi. Tutto alle spalle il prima possibile, dimenticando le fatiche e allentando la tensione o la fatica. Nella speranza che queste cose della vita per un po’ non si accorgano di me.

Può essere come dice qualcuno che l’esperienza sia la somma delle fregature, ma è più probabile che la vittoria sia la somma delle sconfitte. La disfatta l’ho portata a casa, ora lavoriamo per la riuscita. Come atleta che si prepara per la gara, se non dedico forze in tempo di pace mai avrò l’allenamento che mi serve. Un addestramento che riprenda in mano il passato, e mi faccia far tesoro della rotta tenuta per non incorrere nuovamente nei maelstrom che mi hanno sommerso.

Una pratica di piccole cose che come in un motore mi facciano registrare e correggere gli assetti. Un insieme di minute riparazioni per ripristinare l’aerodinamica nei prossimi venti contrari che incontrerò. Un ripasso della storia recente che mi mostri dove ho preso la svolta sbagliata. Un banco da disegno per tracciare in un foglio grande lo schizzo del futuro piano d’azione, da sognare e imparare a memoria, prendendo a braccetto la mia realtà.

Non credere di essere solo in questo. Guarda bene attorno a te, perché volti sereni possono celare un tempo di pace che si sta allenando per la vittoria nella prossima battaglia.

© Scampoli