Quel sorriso allo smartphone

Anche stavolta è successo; da un po’ stavo osservando, e un sorriso spontaneo è scappato, forse non previsto, come un canarino dalla gabbia aperta.

Scontate le considerazioni su chi usa questo piccolo schermo con dentro capitoli interi della nostra storia. Nessuno si parla più, tutti a testa bassa sul display (è un luogo comune, mica tantissimi), e via dicendo; dipende.

Questa volta ho seguito la storia scritta sul volto. Prima i ditini che in pochi centimetri devono prendere la mira sulla letterina giusta, poi l’attesa. Lentamente sul viso quelle piegoline diventano un sorriso, ma piccolo perché è in mezzo alla gente. Chissà quali emozioni erano allegate a quel messaggio. E quale storia è dovuta succedere per dare alle parole quel significato.

Quando la risposta prende forma con il minuscolo tamburellare dei pollici, sai che anche questa è comunicazione. Perché quella vera la riconosci dai segni che lascia, e da quell’ombra di sorriso che fa fatica a spegnersi sul volto che si alza a guardare un mondo nuovo.

© Scampoli