Profumo di pulito

Quel profumo di pulito che sentivi da bambino e che solo la nonna riusciva a dare al suo bucato. Se ti mettevi sottovento alla roba stesa, venivi investito da qualcosa di fresco, nuovo, da toccare e annusare da vicino.

Poi la vita un giorno ti fa incontrare un’anima che sa davvero di pulito; di quelle che a starle vicino si sente profumo di fiori e di prati, e spazi aperti dove poter viaggiare con la fantasia; possedimenti dove il pensiero volentieri si incammina, per visitarli ad uno ad uno; panorami che non pensavi e che ti fanno capire che l’orizzonte è oltre la linea delle case più vicine; geografie che ti rivelano che ancor più lontano ci sono i monti e il mare, e già la fantasia se li immagina, e vola verso di loro.

Quest’anima che sa di fresco con la sua presenza, le sue parole, la sua attenzione, impastata con quel po’ di semplicità che tutto facilita, specie quando ti trovi a raccontare quel che non pensavi; quest’anima ti spiega senza parole (e con l’evidenza del sole che marca strette le ombre) il vero, il bello, il giusto, il buono che c’è. Proprio dove non pensavi, ma soprattutto senza nemmeno rendersene conto, e senza mai farsi notare se non da vicino.

E già ti ritrovi a ringraziare Dio per averla inventata, pensata, creata, chiamata all’esistenza, e fatta anche solo per poco passare vicino a te, lasciando un segno che non passerà più.

© Scampoli

Profumo di pulito