Nostalgia sete dell’anima

Perché questa inquietudine e questa nostalgia che sento. Guardo nel mio cuore, e ci vedo molte più persone e desideri di quante ce ne stiano nella mia realtà.

È la sete dell’anima, che chiede un’acqua viva, ed è sempre meno di quanta ne vorrebbe. Ma è una sete che non si estingue e che solo nel ricordo mitiga il suo piccolo dolore. Magari non è grave, però si consola cullando nel suo intimo il desiderio di far tornare viva quella realtà che non può più essere.

E nel calore nato in me dal ritmico cullare quel frammento di memoria, la nostalgia acquieta il suo mugugno, e riguardando quel che gli manca capisce che non è ingiustizia non averlo più, semmai fortuna l’averlo avuto. Ma ci vuole coraggio ad essere contenti.

Guai se questa sete non ci fosse, perché l’Infinito lo sa, che il cuore è fatto per le cose grandi, e non si accontenta.

© Scampoli

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