La gioia dell’assenza

Mi mancano, mi mancano!” mi disse oggi contento il mio cuore pensando a quelle cose che lui solo sa, perché c’erano state ed erano passate, sì, ma gli avevano lasciato un’impronta fatta di assenza.

Ma solo così poté capire che davvero ci teneva, altrimenti nemmeno se ne sarebbe accorto. Perché il cuore è un contabile infallibile dell’anima, sa esattamente cosa entra, cosa esce, cosa deve rimanere fuori, e cosa lasciandolo gli regala la sua assenza.

Come non essere grati a questo piccolo ragioniere che ci fa sentire con i suoi piccoli lamenti quello che davvero desidera. Forse ci sono situazioni dove è bene per lui rimanere lontano dai suoi desideri; forse ci sono cose che crede gli facciano bene e invece gli tolgono la pace.

Forse invece altre volte sono bisogni, desideri veri, progetti nati nei sogni e germogliati nella realtà.

Forse proprio nell’assenza di quel che più desidera per noi, il nostro cuore ci rivela chi siamo, e dopo aver fatto bene i suoi conti nel libro mastro dell’anima di cui – lui solo – conosce il posto, ci comunica che abbiamo un debito di vita. Di quella vita che in quel momento ci sta mostrando con chiarezza. E in un istante sappiamo che ha ragione.

© Scampoli

La gioia dell'assenza