Fragile

Sentirsi come se qualcosa potesse accadere a rompere quel delicato equilibrio di normalità, baluardo sottile tra me e il mondo.

Avvertire su di sé lo sciabordio e la risacca delle cose di oggi, che le senti che erodono qualcosa, ma non sai dove, e se mai riusciranno a consumarlo.

Percepire la propria fragilità, e la vulnerabilità di un corpo fatto di natura e stagioni e tempo e pazienza e ferite e cicatrici e bellezza.

Capire che tutto questo sono io, e che forse proprio quella scarsa resistenza agli urti mi fa quel che sono, perché solo così posso sapere di aver bisogno degli altri.

Deporre l’armatura che non serve a proteggere il cuore, e scoprire nella benevolenza di chi hai vicino, che qui e adesso non accadrà nulla. Poi si vedrà.

© Scampoli

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