Con leggerezza e profondità

Dopo averlo letto, quel breve commento lasciato in questa piazza mi ha fatto riflettere, e subito per contrasto alla leggerezza e profondità mi sono venuti in mente pesantezza e superficialità.

Un accostamento che salta subito all’occhio nella vita di tutti i giorni, e che appartiene a quell’insieme di cose che non devono essere spiegate. Leggerezza e profondità sono due dimensioni della vita che aiutano negli aspetti buoni e in quelli meno di ciò che capita a ognuno di noi tutti i giorni. Questa coppia di termini si spiega con i suoi opposti, si comprende il buono guardando il fastidioso.

Penso agli atteggiamenti di coloro che pare si debbano giocare tutto in quella minuzia, in quel documento, in quella svista, in quella decisione. Tipicamente accade nel mondo del lavoro (qualunque) che si calchi la mano su dettagli, si dia peso e importanza a cose che di per sé appartengono all’opinabile.

Ma il criterio con il quale le si guarda ne cambia il sistema di riferimento, facendole improvvisamente diventare argomento degno del giudizio universale e definitivo. Così nasce la pesantezza, che rende impervio un terreno piano, sul quale naturalmente sarò io quello che dovrà camminarci.

Per riuscirci occorre convincersi (ops!) di aver davanti a sé non una persona, bensì una risorsa; non un essere umano, bensì un numero in un foglio elettronico. Solo se vengo guardato con superficialità nella mia natura, la pesantezza può dispiegare i suoi effetti.

Per contro, il realismo della leggerezza tiene la mente sgombra da dettagli inutili, e mi consente di valutare con realismo ciò che succede, e addirittura decidere in serenità le cose giuste da fare.

Sotto, dentro, oltre quella casellina in cui c’è un numero che rappresenta una risorsa (ribellione interiore mi coglie ogni volta a sentire) c’è una persona, ma devo andare in profondità per vederlo. La fretta degli interessi economici e professionali non postula nulla di tutto questo.

Mi accorgo che molto nel rapporto tra le persone dipende dalla capacità di andare in profondità senza fermarsi a ciò che credo di vedere, per tornare in superficie ed essere capace di trattare con leggerezza il terreno impervio.

© Scampoli

Leggerezza e profondità