Con le proprie gambe

Continuare, ogni giorno, a spingere quel carretto che sembra sempre in salita anche se sta andando in giù; sarà per le ruote nel fango.

Provare forte il desiderio di poter vedere un giorno questo mio carro poter avanzare con le proprie gambe, lungo un percorso che è il suo, senza sentirmi respinto dalla sua mole.

Forse c’è troppa roba dentro che lo appesantisce, forse è troppo attaccato alla terra, forse mi sto intestardendo a spingerlo da solo, forse non sto trattando con benevolenza il piccolo mulo affaticato davanti e non ho rispetto dei suoi tempi. Oppure non ho chiaro nemmeno io dove voglio andare e prendo strade improbabili.

Un giorno (perché non oggi?) provo a buttare via del peso inutile, a cercare strade più tracciate, a trattare con affetto quel piccolo mulo a cui magari chiedo troppo, sedendomi vicino per una pausa e una carezza fuori programma.

Era il cuore, non il carro, ad essere pesante.

© Scampoli

Con le proprie gambe