Condivisione antidoto dell’anima

Condividere: il cibo dell’anima come antidoto per non sentirsi soli.

Un momento di pace, un’oasi in una giornata dove fare una sosta e rinfrescarsi dal torrido sole dell’implacabilità degli eventi. Uno sguardo, un pensiero, un’offerta di tempo.

Quel tempo così prezioso, unico e irripetibile, che proprio in quell’occasione ti viene dedicato. Poteva tenerlo per sè, invece lo ha giocato in questa mano di carte che è la giornata di oggi. Un carta che poteva essere giocata una volta sola, magari non senza qualche difficoltà. E proprio per questo ancora più bella, più preziosa e più cara.

Forse non pensavi che sarebbe potuto succedere, forse non credevi di meritarlo, oppure non eri convinto ci potesse essere qualcuno capace di simili intenzioni. Una messa in comune di qualcosa di se stessi da parte di ciascuno che – come antidoto potente – ti ha immunizzato anche se per poco proprio da quella cosa che più ti pesa e ti costa; da quella fatica che appare sempre più grande delle tue forze; da quel pensiero che pur immateriale acquista un peso nell’anima che non funziona come la legge di Newton, ed è sempre più pesante di quel che pare nel silenzio della solitudine.

Ma nuova forza è stata infusa, quasi creata da nulla nemmeno tu sai come dall’incontro tra due anime; e come nella migliore delle reazioni, calore si è sviluppato, e nuova sostanza più stabile si è creata, per dare origine a qualcosa di nuovo, a una chiacchera gradita, a una commissione insieme, a un momento diverso, a una corrente di vita che ora di nuovo ti attraversa.

E capire che non sei tu di troppo, ma gli sono tutti gli altri a essere di poco. E scoprire che hai il tuo posto in una vita a tratti indigesta, ma tanto bella.

© Scampoli

Condivisione antidoto dell'anima