Una vita passata altrove

Da un’altra parte, con altre persone, altri pensieri in testa, altrove ma non qui e non ora. Se fossi in un’isola deserta, se facessi altre cose e non queste, se avessi scelto in maniera differente.

Una gigantesca partita a scacchi con un destino ingovernabile, che forse mi aspetta dietro l’angolo, uno qualunque.

Non è rimpianto per una vita parallela, che scorre nel binario accanto, di cui ormai ho passato lo scambio. Non è favoleggiare di realtà parallele che non esistono. Questo mormorìo del cuore che ha radici nel passato, racconta solo che vorrebbe stare meglio adesso.

Racconta di un desiderio di un senso nuovo, fame di serenità, sete di rapporti veri e di reciproca comprensione. Non è un mormorìo di poche prestese: chiede di abitare stabilmente nel Bello, nel Vero, nel Buono; niente di meno.

È qui e ora, non altrove o in altri tempi, il mio posto, perché la partita si sta ancora giocando. Quest’inquietudine, nella sua inflessibilità, mi ricorda solo che sono fatto per altro. E come si arrabbia, se lo dimentico.

© Scampoli